Nascosto dietro un cespuglio poteva vedere chiaramente i prigionieri e la guardia che li sorvegliava. A quanto pareva, erano stati presi tutti ... tranne lui. La guardia girava la testa a destra e a sinistra, inquieta. Sapeva che ne mancava solo uno. "Non lo prenderai mai, verrà qui e ci libererà tutti" disse uno dei prigionieri burlandosi di lei. "Taci!" gli intimò nervosa.
Poi un fruscio, uno scricchiolare di foglie alle spalle dei prigionieri e la guardia si lanciò all'attacco, incurante del buio.
Era il momento buono e lui lo sapeva, non si sarebbe ripresentata un'occasione così. Balzò fuori dal cespuglio con agilità animale e si diresse verso il muretto. quello era il suo obiettivo. Era rapido e silenzioso, tanto che anche i prigionieri si accorsero di lui solo all'ultimo momento. Lo guardarono come si guarda un eroe e, in quel momento magico, lui lo era.
Ancora un soffio, pochi metri, la mano protesa in avanti come un artiglio. La guardia saltò fuori dal nulla, maledicendo Black (il cane) e pulendosi una scarpa sul marciapiede, ma non poteva più farci nulla. Lui era arrivato al muretto e con una mano poggiata ai mattoni rossi urlò:"LIBERI TUTTI!"
Il gioco poteva ricominciare.
Quante volte nella vita abbiamo reso la libertà a qualcuno? Forse non ci sentiamo così potenti e non crediamo di avere in pugno la libertà degli altri.
E' vero, la libertà che alberga nel cuore nessuno la può mettere in gabbia, ma gli altri livelli? Le relazioni soffocanti, i piccoli ricatti con cui teniamo in pugno chi ci ama e di cui siamo a nostra volta vittime.
Cosa accadrebbe se lasciassimo andare la presa? Se, per una volta, liberassimo noi e gli altri?
Viviamo bloccati da situazioni che ci appesantiscono, perché non abbiamo il coraggio di mollare per primi. Se lo facessimo, il castello di carte cadrebbe completamente.
Temiamo di perdere il nostro misero potere. Abbiamo paura di vedere l'altro prendere il volo e di vivere nell'incertezza di un non ritorno, ma soprattutto, abbiamo paura della nostra libertà ritrovata. Siamo soli in quel prato e non sappiamo dove andare.
"La libertà degli altri sei tu" recitava uno slogan di Amnesty International. Dal rispetto dei diritti e della dignità altrui nasce la nostra e l'altrui libertà.
Vuoi essere libero oggi?
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