martedì 5 marzo 2013

Ragni & Co.

Anche se in qualche giornata non si direbbe, la primavera è alle porte. Io ho cominciato ad annusarla già a febbraio, prima che una coltre di neve la sommergesse.
In questi giorni, invece, anche gli insetti (e non) che hanno deciso di svernare in casa mia hanno decretato il tramonto della stagione invernale.
Davanti alle finestre, uno svolazzare di coccinelle. Qualche formichina sperduta sul pavimento cerca la via di casa. E, naturlamente, se ne escono per uscire a caccia anche gli animali che io più temo: i ragni.
Negli anni sono molto migliorata, ma devo ammettere che ancora non so come comportarmi con gli esemplari più grandi. Lasciarli dove sono non posso: passerei il tempo a fissarli inorridita. Ucciderli non se ne parla: sono degni comunque di compassione ... e mi fanno schifo anche da morti. Rimane una sola soluzione: accompagnarli fuori. Una tragedia! Non riesco ad avvicinarmi, quindi devo usare attrezzi con lunghi manici e cercare di direzionarli verso la porta o la finestra più vicina. L'altro giorno c'ho messo mezz'ora a portarne uno fuori.
Quest'anno, però, i ragni mi hanno portato un regalo. Un mio racconto, che ha come protagonisti proprio i miei "amici" ad otto zampe, è stato selezionato per un'antologia che uscirà quest'anno.
Scrivere questo racconto aveva già un po' modificato la mia maniera di guardarli, oggi li devo ringraziare.

1 commento:

  1. Il tuo racconto mi ha rapita. Mi ha fatto riflettere su come spesso ci limitiamo a guardare agli eventi della nostra vita solo da un punto di vista e di come tutto sembra più difficile se questo punto di vista è nato da una profonda sofferenza. Mi ha incantata il suo finale, inatteso e intenso.

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