Complice il Natale, probabilmente, ho intrapreso in questo periodo delle letture un po' "particolari". Non sono una credente nel senso canonico del termine, mi sono sganciata dagli insegnamenti della Chiesa molto tempo fa e preferisco andare alla ricerca delle risposte per conto mio. Una posizione di comodo la definirebbe qualcuno ... può darsi. In realtà, non ho mai fatto tanta fatica e non mi sono mai fatta tante domande come ora. La strada però è stimolante e tanto basta.
Ma tornando alle letture ...
In un libro ho letto che gli angeli sono intorno a noi costantemente. Secondo l'autrice del testo, avremmo almeno due angeli custodi a testa e qualcuno ne ha anche di più. Gli angeli sono lì per portare la luce di Dio e la pace e lo fanno cercando di soddisfare le nostre richieste di aiuto. L'obiezione che sorge è ovvia: se ci sono così tanti angeli pronti ad aiutarci, perché così tanta sofferenza nel mondo? La risposta è disarmante: perché non chiediamo. Gli uomini sono dotati di libero arbitrio e gli angeli hanno bisogno del nostro consenso per intervenire.
Al di là del credere o meno in queste presenze, la cosa mi ha fatto riflettere.
Il fatto che sia necessario chiedere per ricevere è ripreso spesso. Nel Vangelo secondo Matteo (7,7-11) è detto: "Chiedete e riceverete. Cercate e troverete. Bussate e la porta vi sarà aperta. ...". E i vari libri su pensiero positivo e legge di attrazione che imperversano ovunque si basano sullo stesso concetto.
Sembrerebbe che, in qualche modo, se non si chiede in maniera esplicita ed esaustiva quel che si desidera, questo fatichi ad arrivare.
Mi sono rivista in varie situazioni, attuali e passate, e ho notato che quasi mai ho esplicitato (nemmeno a me stessa) la richiesta di aiuto o il desiderio che portavo dentro. Le poche volte che l'ho fatto, mi sono confrontata con la difficoltà di definire bene l'oggetto del desiderio (o la richiesta) oppure mi sono resa conto che non tutto di me desiderava quella cosa, ero combattuta. Infine, spesso ho paura di quel che desidero. Ma questo non è una novità: dietro a ogni paura c'è un desiderio e viceversa.
E allora, forse è davvero tutto qui. Chiedi e ti sarò dato.
Trovare la chiarezza e il coraggio di desiderare quel che vogliamo ed esplicitarlo, i modi non mancano.
Possiamo dirlo guardandoci allo specchio o scriverlo in un biglietto che butteremo o conserveremo. Possiamo innalzare la nostra preghiera a Dio o sussurrarla a un angelo che passa di lì.
Oppure possiamo ulularla alla luna, come da sempre fanno i lupi nelle notti luminose.
A volte semplicemente accade che non siamo "stati abituati" a chiedere...
RispondiEliminaQuanto conta la nostra cultura o l'ambiente in cui siamo cresciuti rispetto alla nostra incapacità di esplicitare i nostri desideri?
Come te, non sempre riesco a definire bene l'oggetto del desiderio e quando riesco a definirlo non sempre mi sento legittimata ad esprimerlo...
"Chiedi e ti sarà dato" però è un concetto che mi piace, suona proprio bene in questo momento della mia vita quindi grazie per la riflessione!!