tag:blogger.com,1999:blog-78407430028459768572024-02-07T05:46:24.144+01:00dayseye di Daisy Franchettodayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.comBlogger75125tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-57657799507147639172015-03-22T10:30:00.002+01:002015-03-22T10:30:46.907+01:00Ci siamo trasferitiCiao,<br />
grazie per essere capitata/o qui.<br />
Il blog si è trasferito a un nuovo indirizzo.<br />
Al link <a href="http://www.daisyfranchetto.com/">www.daisyfranchetto.com</a> , ci trovi più belli che mai!!<br />
Ti aspettiamo! <br />
<br />dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-27154194573713429342015-02-12T11:06:00.001+01:002015-02-12T11:06:36.303+01:00Se compare una pistola<div style="text-align: justify;">
Cechov diceva che se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se si introduce un elemento in un racconto, bisogna che abbia una finalità. E la finalità di una pistola è sparare. Forse farà cilecca, oppure il personaggio la terrà puntata stringendola tra le mani sudate senza che parta il colpo, perché il romanzo finisce così, ma questa pistola qualcosa dovrà fare. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io che ho l'ambizione di imparare a scrivere, accolgo con gratitudine il suggerimento di Cechov. E ci ricamo anche un po' su.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se in un romanzo una pistola deve assolvere alla sua funzione, nella vita di tutti i giorni cosa deve fare?</div>
<div style="text-align: justify;">
L'Italia è un paese che produce molte armi, lo sapevate? Fino a poco tempo fa era il primo produttore di armi leggere. Le produciamo e le vendiamo in giro per il mondo. Che cosa faranno queste armi? Quale sarà la loro storia? Quante volte spareranno? A chi?</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi ci sono tutte le armi regolarmente o illegalmente conservate nelle case. Con un regolare porto d'armi si può detenere una pistola e andarci in giro (però si deve giustificare la richiesta), chi pratica la caccia detiene delle armi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo, qualsiasi oggetto può diventare un'arma. Ma una pistola, un fucile, un mitra nascono con un sigillo particolare. Sono state create per fare del male, anche se la motivazione è la legittima difesa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se acquisti un'arma, devi essere consapevole che la sua natura è precisa. Non le potrai chiedere di pelare le patate o di affettarti il salame. Magari accetterà di rimanere riposta in un luogo segreto per molto tempo, ma non smetterà mai di essere quello che è. Nel suo antro buio, spera che qualcuno venga e darle la libertà. Fatalmente, capita a volte che sia la persona sbagliata a trovarla e ad usarla. Un amico a diciotto anni è morto proprio così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se ci prepariamo a colpire qualcuno, prima o poi capiterà. Se concepisci un'arma, prima o poi ti troverai ad usarla. Allora cosa farai? La userai o la riporrai di nuovo? Avrai il coraggio di sbarazzartene?</div>
<div style="text-align: justify;">
Se ci predisponiamo all'offesa, all'attacco, sarà proprio quello che ci accadrà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è vero che se vuoi la pace devi prepare la guerra. Se prepari la guerra, avrai la guerra. E non sto pensando solo all'ordine mondiale. Penso anche alle mille volte in cui creiamo le nostre personali armi per difenderci o attaccare gli altri. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tutte le volte che ci predisponiamo alla difesa, saremo attaccati. E' quello che ci aspettiamo, ed è ciò che avremo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tutte le volte che ci prepariamo all'attacco per difesa (o anche no), ci troveremo nella condizione di ferire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora la soluzione è subire? No, non credo. E' nostro diritto sottrarci alla sofferenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Forse però è anche possibile sottrarsi a questo continuo fuoco incrociato, chiedendosi "Perché?"</div>
<div style="text-align: justify;">
E cercando umilmente e sincermente una risposta a questa domanda. Se attacco, perché lo faccio? Se subisco, perché subisco?</div>
<div style="text-align: justify;">
E non accontentiamoci della prima risposta che daremo (probabilmente trattasi di una giustificazione), chiediamoci ancora il perché del perché.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una delle domande più difficili che mi ha posto finora mio figlio è: "Perché 'perché'?" Cioè chiedersi il significato del perché. Troppo metafisico. Una risposta non l'ho ancora trovata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e delle vostre armi!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.s.: Come vedete siamo ancora alla vecchia versione del blog, ma a breve ci sarà la nuova. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-55768493681082957392015-01-29T11:06:00.001+01:002015-01-29T11:06:23.802+01:00Stiamo lavorando per migliorare questo SpazioCari tutti,<br />
in questi giorni uno stimatissimo amico sta lavorando per creare uno Spazio più bello e un Mondo più bello, cioè mi sta aiutando a creare un nuovo sito in cui mettere le mie cianfrusaglie.<br />
Chi entra nel mio blog dall'indirizzo www.daisyfranchetto.com potrebbe avere delle difficoltà.<br />
Passerà tutto in fretta, così come i momenti di confusione nella nostra vita, quelli in cui non sappiamo bene chi siamo per intenderci.<br />
Ricordandomi ancora una volta che per ritrovarsi bisogna anche sapersi perdere un po', vi saluto.<br />
<br />
Abbiate cura di voi e dei vostri spazi mutanti!dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-56569998052451903022015-01-15T11:08:00.003+01:002015-01-16T13:04:04.920+01:00Dimmi: sei stato bravo?<div style="text-align: justify;">
Tra le espressioni riferite all'infanzia, quelle che mi lasciano più perplessa sono legate alla parola "bravo/a".</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo so, è un'espressione che sottintende molte cose, non necessariamente un giudizio sulla persona.</div>
<div style="text-align: justify;">
"Sei stato bravo/a?" Si chiede continuamente ai bambini. </div>
<div style="text-align: justify;">
"E' bravo/a?" Si chiede alle mamme e ai papà, anche riferendosi a bambini di pochi giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma io mi domando, e vorrei che qualcuno mi rispondesse: come fa un bambino a essere bravo o non bravo?</div>
<div style="text-align: justify;">
E' bravo se non fa i capricci? Se gli va bene tutto quello che gli viene proposto senza fare una grinza? E cosa sono i capricci?</div>
<div style="text-align: justify;">
Tante domande oggi!.</div>
<div style="text-align: justify;">
A preoccuparmi, è anche l'assoluto che sembra nascondersi dietro questo aggettivo. Se uno è bravo, lo è in tutto, se uno non lo è, sorge il dubbio che possa non esserlo mai nella sua vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Queste cinque innoque letterine, ne celano altre cinque. "Buono" o "buona".</div>
<div style="text-align: justify;">
Una valutazione sull'essere di un individuo agganciata alle azioni che uno compie. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quello che si vorrebbe, è che i bimbi fossero "buoni".</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono buoni o bravi a pochi mesi se: mangiano a orari precisi, dormono quanto vorremmo noi (non importa che il ritmo sonno/veglia nell'essere umano si stabilizzi a tre anni circa) ed evitano di piangere se qualcosa li diturba, fosse anche il mal di pancia.</div>
<div style="text-align: justify;">
A pochi anni sono bravi se: vengono quando li chiami, mangiano composti a tavola, non urlano, non sporcano, non <i>si</i> sporcano, si rivolgono a tutti con espressioni amorevoli e toni angelici, non corrono tranne quando li si porta in spazi adeguati (un po' come i cani insomma). E questa lista potrebbe continuare un bel po'.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho visto bimbi abbassare gli occhi, vergognosi attendendo la risposta dei genitori alla famigerata domanda: "E questo bambino è bravo?" </div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè nessuno può essere bravo, nessuno di noi ce l'ha mai fatta ad esserlo. E' un traguardo irraggiungibile, un'aspettativa impossibile da sostenere che ti grava sulla testa anche quando sei adulto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutte le volte che non sei all'altezza dei compiti che ti vengono assegnati, quando ti scappa di dire quello che pensi in maniera poco opportuna, quando non incarni perfettamente il ruolo, quando sei troppo sopra le righe o sotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così nascono le "brave mamme" e i "bravi papà", e così soccombono quelli che non riescono a rientrare in questa rosa di eletti.</div>
<div style="text-align: justify;">
La sera, una volta spenta la luce e infilate le stanche membra sotto le coperte, un'ombra silenziosa si accosta al nostro letto e si china su di noi premurosa. Controlla che i nostri occhi siano chiusi, che ci siamo lavati i denti, e a quel punto ci domanda perfida: "Dimmi, sei stato bravo oggi?"</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi bambini cattivi! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-23333993998009878162014-12-17T14:55:00.005+01:002014-12-17T14:55:59.774+01:00Ombra è Luce<div style="text-align: justify;">
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</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Ho camminato a lungo in quel corridoio
cavernoso e scuro, forse per mesi.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">All’inizio la luce rischiarava le pareti e
rendeva sicuri i miei passi. Poi, gradualmente, senza che me ne accorgessi, si
è affievolita e mi sono ritrovata sola nelle tenebre.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Un tempo conoscevo la mia storia e potevo
cantare, come in una filastrocca, il nome dei miei simili. Non so come sia
accaduto che li ho dimenticati. Così come ho scordato il significato del mio
vagare, ho scordato chi sono.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Forse perché mi sentivo davvero sola, ho
cominciato a parlare con ciò che era davvero presente. L’oscurità.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Puoi sentirmi?» gli domandavo. «Quando
finirà tutto questo? Quando tornerà la luce? Non mi ricordo più come sono
fatta.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Ma l’oscurità non mi rispondeva, restava
silenziosa a osservarmi.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Qualche volta mi riposavo, desiderando una
carezza, ma nessuno veniva.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Un giorno mi sentivo così stanca che ho
smesso di avanzare. </i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Non volevo più andare da nessuna parte, non
desideravo più nulla. </i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Allora l’oscurità mi ha parlato.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Perché ti sei fermata?»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Credevo di essermelo solo immaginato, ma la
voce è tornata a chiedere: «Perché non vai avanti?»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Sono stanca e sono sola» ho risposto con un
filo di voce.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Ma tu non sei sola, ci sono io con te» ha
protestato l’oscurità.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Non ti sei mai fatta vedere.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Nessuno mi vede, perché sono buia.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Perché non mi hai risposto quando ti
chiamavo?»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Non pensavo parlassi con me.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«E con chi allora? Qui non c’è nessuno» ho
detto esasperata.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Ti sbagli, qui ci sono tante cose. Basta
saper guardare.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Rimasi in silenzio.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Allora l’oscurità mi ha fatto vedere le cose
che avevo intorno. Lei mi indicava dove guardare e, se mi concentravo, potevo
vedere tanti oggetti dimenticati che mi erano appartenuti.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Una vecchia caffettiera, un pallone sgonfio,
un libro mai finito, la fotografia del mio gatto e quella di un amico che ho
perduto.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Continua, guarda bene» mi incitava
l’oscurità. Ed io guardavo meglio.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Così ho visto i volti di tante persone che
non mi ricordavo di aver incontrato. Ho rivisto i momenti difficili, pastosi di
sofferenza e aguzzi di dolore, e quelli lieti, soffici di risate.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Non mi sentivo più triste, perché c’era
l’oscurità a tenermi compagnia.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Non ti fermare, vai avanti!» diceva
l’oscurità.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Perché sei così gentile con me?»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Perché tu sei importante per me.» </i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Io sono importante? Non so nemmeno chi
sono.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Anch’io non sapevo chi ero, sei stata tu a
farmelo capire» mi ha detto l’oscurità.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Ero sempre più stupita e non capivo, ma
l’oscurità continuava a dirmi di andare avanti. </i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Finché non ho visto una piccola luce, là in
fondo al corridoio.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Colma di gioia ho cominciato a correre.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">A mano a mano che mi avvicinavo, la luce
aumentava e mi abbagliava.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Alla fine del corridoio ho trovato la
risposta a tutte le mie domande. Uno specchio. Uno specchio che rifletteva la
mia immagine.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">L’oscurità era vicina a me, ai margini del
mio campo di luce.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">«Sei tu, sei tu la luce che cercavi» mi ha
detto. «È grazie a te se io mi conosco e contemplo i miei confini.»</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Per tutto quel tempo avevo vagato, dimentica
di tutto, alla ricerca di qualcosa che solo io potevo darmi.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Anche adesso, che brillo nel cielo
consapevole del mio splendore, so che un giorno tornerò a perdermi per corridoi
bui e che mi ritroverò solo grazie all’oscurità, mia sorella.</i></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;">
жжж</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Se avete
camminato al buio, in luoghi sconosciuti, senza qualcuno che vi indicasse la
strada, allora sapete come ci si senta sperduti e intimamente impauriti.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Anche quelli che
non temono il buio conoscono l’inquietudine che le tenebre sanno agire.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Questo è un
periodo dell’anno particolare. Nell’ordine ciclico stabilito dalla rotazione
dei pianeti, adesso stiamo vivendo un periodo di massima oscurità, che
raggiungerà il suo culmine intorno al ventuno dicembre, solstizio d’inverno.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Non ce ne siamo
resi conto, presi dall’euforia della stagione estiva, ma le giornate si stavano
già accorciando, e adesso questo processo decrescente volge al termine.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Tutte le
culture, dagli egizi ai persiani, dai greci ai popoli nordici, hanno celebrato
questo periodo per il suo profondo significato simbolico e, forse, per
esorcizzare qualche paura.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Tutti
nell’emisfero nord, e anche la nostra cultura non fa eccezione, in questi
giorni si preparano a celebrare la luce.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Perché è vero
che l’oscurità è nella sua massima espressione, ma è anche vero che, nel
momento in cui saremo all’apice della notte, proprio in quel momento la luce
risorgerà.</div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Abbiamo perduto
il contatto con i ritmi naturali, abbagliati dalla luce artificiale quanto le
falene, ma questi giorni bui che volgono al termine, sembrano suggerirci che l’alternanza
di periodi oscuri, propizi all’introspezione, e di giorni luminosi sia nello stato
delle cose, che non si possa tenere solo metà della mela in mano, e che la luce
abbia bisogno dell’oscurità per risplendere, così come noi necessitiamo di
periodi difficili per scoprire noi stessi.</div>
<div align="right" style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi, della luce e dell'ombra che siete!</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-18353094461929946112014-12-12T14:25:00.001+01:002014-12-12T21:20:45.482+01:00Il dio degli errori<div style="text-align: justify;">
"Credo che esista anche un dio delle piccole cose ..." canta Max Gazzé in una canzone.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se esiste il dio delle piccole cose, esiste anche quello degli errori. Ne sono certa.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' il dio che si nasconde agli incroci e ti fa prendere la strada che non volevi, quello che si infila nella penna a sfera e ti fa sbagliare le risposte nei compiti in classe o agli esami di ammissione all'università.</div>
<div style="text-align: justify;">
Me lo figuro non molto alto di statura, con la pelle grigia e un abito sgualcito e incolore, per passare inosservato. Uno gnomo dispettoso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci suggerisce le persone sbagliate nelle quali riporre fiducia e ci fa calcare la mano con il sale quando cuciniamo per una cena importante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci fa dire le cose sbagliate, nel momento sbagliato, alla persone sbagliate. E non c'è rimedio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rende il nostro passo malfermo nel ghiaccio e ci fa ruzzolare a terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando fai la spesa, ti fa comprare il prodotto che non volevi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ti confonde e scegli il compagno imperfetto, ti inganna e finisci con l'accettare un lavoro che non fa per te.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' il dio dei ritardi, delle mancanze, delle gaffe, dell'abbaglio, della cantonata colossale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo vorremmo scansare a ogni angolo e invece lui è lì a ricordarci la nostra imperfezione e la nostra fragilità di fronte alla Vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' il dio degli errori eppure è un errore anche chiamarlo così. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' il dio delle opportunità che non vorremmo cogliere, ma che la Vita ci vuole a tutti i costi suggerire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e delle opportunità che gli errori regalano!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-62311568473749588962014-11-21T14:23:00.001+01:002014-11-21T14:23:56.575+01:00Piccoli atti di resistenza al potere<div style="text-align: justify;">
Tutto quello che ci capita di vivere da piccoli ci segna e indica la piega che alcuni aspetti della nostra vita prenderanno.<br />
Il primo atto di resistenza al potere che io ricordi è qui di seguito riportato. <br />
Ho frequentato un asilo gestito da suore alla fine degli anni '70.</div>
<div style="text-align: justify;">
A tre anni ero già persuasa che qualsiasi mia azione potesse potenzialmente offendere (nell'ordine): mia madre, mio padre, le suore, Gesùbbambino, i santi e tutto quello che si trova nel cielo.</div>
<div style="text-align: justify;">
In più, dopo pranzo ero obbligata a fare il riposino. Ora, io ho smesso di fare il riposino a un anno di vita e in questo asilo non c'erano nemmeno i lettini, quindi ci costringevano a dormire seduti sulle sedioline e con la testa poggiata al tavolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'unica comodità che ci veniva concessa era un piccolo strato di gommapiuma (ostinatamente chiamato "cuscinetto") su cui potevamo poggiare la testa. Il mio era rosa, se visto da lontano, oppure a quadretti piccolissimi bianchi e rossi, se ci schiacciavi la faccia.</div>
<div style="text-align: justify;">
I tavolini su cui avremmo dovuto dormire erano raggruppati, così la mia testolina era confinante con altre tre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per un periodo sedetti vicino a mio cugino (che qui ricorderò con il suo nomignolo) Tex, il suo miglior amico Ambro (anche questo è un nomignolo) e un altro bimbo o bimba che non ricordo chi fosse perché era l'unico/a a dormire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si faceva silenzio, Tex scostava il cuscino e cominciava a produrre con la bocca una sostanza che non era saliva, ma una schiuma densa e bianca. Poi, con un movimento molto preciso delle labbra, gonfiava il tutto e ne usciva una bolla indistruttibile. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io non sono mai riuscita a fare una cosa del genere, al massimo potevo produrre una pozza di saliva incolore. A Tex andava tutta la mia ammirazione (tuttora lo stimo moltissimo), non solo perché sapeva fare delle bolle che nemmeno il sapone di marsiglia, ma anche perché, silenziosamente e pacificamente, sfidava il potere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se una delle suore percepiva dei movimenti, o dei bisbigli, e si avvicinava ai banchi, Tex in un solo risucchio silente inglobava la poltiglia bianca, e spostava il cuscino a coprire il tutto.<br />
Noi chiudevamo gli occhi e fingevamo di dormire, così non ci hanno mai scoperti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo ricordo, francamente disgustoso, è il simbolo della resistenza dissacrante che i piccoli possono agire nei confronti dei poteri forti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non sarà certo così che si sovverte il sistema (e il sistema siamo noi, ricordiamocelo), ma trovo che piccoli atti di resistenza pacifica siano profondamente liberatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi, tutte le volte che ci sentiamo oppressi, concediamoci (almeno con il pensiero) un atto di resistenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
E se non siamo portati per gli atti rivoltosi, almeno compiamone di rivoltanti.<br />
<br />
Qual é stato il primo atto di resistenza al potere che ricordate? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e della vostra piccola resistenza silenziosa!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-88875381081674929742014-11-05T11:48:00.000+01:002014-11-05T11:48:41.268+01:00Tutti, ma proprio tutti<div style="text-align: justify;">
Adesso, al mio "tre", facciamo un bel respiro profondo e poi tutti, ma proprio tutti, ci mettiamo a fare le seguenti cose:</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, leggiamo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e impariamo a rispettarla; </div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, paghiamo le tasse (anche quelli che i soldi ce li hanno, mi raccomando!);</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, ci indigniamo quando vengono calpestati i diritti sanciti dalla Costituzione;</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, andiamo a votare, e scegliamo candidati che non calpestino i diritti sanciti dalla Costituzione ( e che non abbiamo pendenze con la giustizia);</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, paghiamo per i nostri errori. Non cerchiamo scuse, non cerchiamo di insabbiare, e attendiamo l'esito delle nostre azioni, fosse anche il perdono; </div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, la smettiamo di buttare l'immondizia in giro (anche i filtri delle sigarette);</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, la smettiamo di sgomitare cercando di scavalcare qualcuno e, ogni tanto, cediamo il passo;</div>
<div style="text-align: justify;">
- tutti, ma proprio tutti, mangiamo quello che vogliamo, però prima di farlo pensiamo a se ci farà bene o no.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Direi che come inizio non è male.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siete pronti?</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno, due, tre ... VIA!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e di quel che fa bene alla società. </div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-4623402302576879452014-10-16T12:53:00.000+02:002014-10-16T12:53:28.348+02:00M<div style="text-align: justify;">
In manicomio che non avevi diciotto anni.<br />
Cercare di sopravvivere.<br />
Rubare per aver qualcosa di tuo, rubare per colmare il vuoto.<br />
Sigarette, pennarelli, carta, cibo.<br />
La sera, la perquisizione e poi nello stanzino di contenzione ad aspettare il mattino.<br />
I farmaci, le botte.<br />
Gambe divericate e mani al muro, nudo mentre ti bagnano con una canna d'acqua.<br />
Muoversi furtivi, quasi senza toccare terra.<br />
Tutto quello che possiedi lo porti con te.<br />
Il cambiamento.<br />
Conoscere persone che ti parlano in modo diverso, che ti parlano.<br />
Una casa nuova nel manicomio.<br />
Sconcertato, più di quanto lo siano gli altri nel conoscere la tua storia.<br />
Letto nuovo, coperte, lenzuola colorare.<br />
Abiti nuovi.<br />
Fughe, botte, ancora furti, perché è più forte di te.<br />
Un paio d'anni e tre TSO prima di decidere che vuoi restare lì, in quella casa diversa.<br />
Decidere di fidarti.<br />
Farti amare per quello che sei.<br />
Andare in giro, andare al mare.<br />
La mattina, bere un caffé e fumare una sigaretta vicino al lago.<br />
La sera, allungare le braccia come un bambino e farsi dare un bacio prima di dormire. <br />
La malattia, beffarda.<br />
Resistere, sopportare il dolore, farti accudire da persone che ormai ti amano tanto.<br />
Una visita veloce per salutarti, prima che sia troppo tardi.<br />
Un ultimo bacio.<br />
Un fiore il giorno del tuo funerale.<br />
Ciao<br />
<br />
Abbiate cura di voi e delle persone che hanno segnato la vostra crescita. <br />
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-59859829712445997152014-10-06T10:41:00.002+02:002014-10-06T10:41:51.012+02:00La papera blu<div style="text-align: justify;">
La scorsa settimana mio figlio ha avuto un paio di mattine difficili. L'inizio dell'asilo, il distacco da casa dopo una lunga estate trascorsa assieme, compagni nuovi e compagni vecchi che non c'erano più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eravamo già in classe, lui non voleva staccarsi da me, però guardava gli altri bambini e si sarebbe volentieri aggiunto a loro. Spaccato a metà tra la mamma e il mondo, non sapeva decidersi e stava evidentemente male. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io gli stavo vicino per rassicurarlo, ma non sapevo più cosa dire o fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
D'un tratto, si avvicina una bimba che estrae da una tasca una piccola papera blu di plastica.</div>
<div style="text-align: justify;">
La porge al mio bimbo che la guarda e sorride. Anche se ci sono voluti ancora dieci minuti perché decidesse di andare e salutarmi, io ho avuto la netta sensazione che la papera sia stata determinante. E' stata un segnale decisivo, quell'elemento imprevisto che indica un possibile cambiamento. Basta coglierlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tornando a casa ho pensato alle mille volte in cui mi sono trovata ingarbugliata in stati d'animo sofferenti e angosciosi dai quali pensavo di non uscire mai, alle giornate storte, quelle in cui l'umore sembra dover restare uggioso e scontroso come una nuvola di temporale. E poi, come una papera blu estratta dal taschino, qualcosa capitava a cambiare il corso della storia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Molte volte credo di non aver visto quella papera, non l'ho colta. Era lì davanti a me, ma non sono riuscita a seguirla. Sì, perché qualche volta abbiamo proprio tanta voglia di restare nel nostro brodo di malinconia e disperazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vita ci propone una serie di papere blu e le mette nei posti più impensati. Sotto il cuscino la mattina, nella tazza del latte, nel dentifricio, sul cruscotto della macchina, tra i denti del collega, nell'insalata, in mezzo alla strada. Non si arrende mai, siamo noi che non le vogliamo vedere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Perché, non mi stancherò mai di dirmelo, stare bene è una scelta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora, dato che tristemente hanno riaperto la caccia, tutti (metaforicamente) a caccia di papere blu! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e delle vostra papere blu!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-58980502038639624572014-09-14T05:00:00.001+02:002014-09-14T05:00:16.002+02:00Problemi<div style="text-align: justify;">
C'è un problema che accompagna i giorni e le notti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un problema profondo e angosciante che a volte mi getta in un luogo che assomiglia a un mare scuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Annaspo per stare a galla e respirare. Il più delle volte ci riesco, qualche volta, invece, vado a fondo e sento che non posso fare diversamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' proprio nel momento in cui affondo, e temo di non risalire, che mi torna alla mente una frase di Roberto Assagioli (tanto per cambiare): "I problemi non si risolvono, si dimenticano".</div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea di dimenticare il mio problema è abbastanza lontana dal sembrarmi realizzabile, ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' costantemente con me, anche quando mi sembra di averlo seminato e non lo vedo in giro, so che ce l'ho dentro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei viverlo come un'opportunità di crescita e basta già adesso, ma so che non è ancora il momento. Vorrei che mi venissero fornite altre opportunità di crescita, diverse. Lo dico davvero, perché sono stanca. Stanca di stare male e di vedermi soffrire.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' anche vero, come starete pensando in molti, che viviamo in una valle di lacrime ... ma andiamo oltre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa frase provocatoria sui problemi che si dimenticano mi solletica da qualche parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche Neruda scrive una cosa simile in una sua poesia, quando consiglia di non alimentare i problemi così si risolveranno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa mi impedisce di abbandonare il problema? Il fatto che coinvolga una persona che amo più della mia vita? Ma non sto abbandonando la persona, solo quello che per me ora è un problema e che per i saggi di tutto il mondo è ... ditelo insieme a me, per favore ... UN'OPPORTUNITA'! Bravi!</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, le persone "sane" sono in genere felici di non essere guardate per i loro problemi o presunti tali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa può ancora impedirmi di lasciare andare? Il fatto di non averlo risolto?</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo momento, tutto quello che è possibile fare è stato messo in atto. Si attendono illuminazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora? Cosa rimane?</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse il non riuscire ad accettare la situazione per quella che è. E finché ciò non avverrà, nemmeno una trasformazione sarà possibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'accettazione comporta però una certa conoscenza del problema. Ma, direte voi e dico anch'io, ormai questo problema lo conosco!</div>
<div style="text-align: justify;">
E invece, no.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vivere tutto il giorno in balia di una preoccupazione non significa conoscerla, come non conosci il collega rompiballe solo perché lo sopporti per otto ore al dì. Lo conosci se hai la decenza di fermarti e chiedergli: "Perché sei un rompiballe?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo comporta chiaramente un distacco che non ho e allora la prima cosa da fare è crearlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno spazio piccolo, piccolo, quasi un foglio di carta, ma è già qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno spessore che assomiglia a una piccola dimenticanza, come quando dimentichi di fare una telefonata che comunque potrai fare domani senza problemi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una piccola dimenticanza è quello che mi ci vuole, simile a una piccola vacanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando tornerò, il mio problema sarà ancora lì ma, forse, rivedersi dopo un breve periodo di distacco farà bene a tutti e due.</div>
<div style="text-align: justify;">
... Oppure scoprirò che lui ne ha approfittato per lasciarmi, senza neanche una lettera, perché, in fondo, ne aveva le balle piene di me!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiare cura di voi e dei vostri problemi!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-55935770869283978222014-08-31T16:56:00.002+02:002014-08-31T16:56:35.472+02:00Pensieri volanti # 1<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">Non mi lodare, perché un giorno io ti deluderò.<br /> Forse lo sto facendo proprio in questo momento.<br /> Non mi giudicare, perché tra poco potrei stupirti.<br /> Rendimi migliore, accettandomi per quel che sono.</span><br />
<br />
<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">Abbiate cura di voi e abbiate pensieri che vi facciano sentire migliori!</span><br />
<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"> </span>dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-34967135566740773352014-08-22T00:02:00.000+02:002014-08-22T00:02:06.079+02:00Ma ve lo ricordate Enzo Baldoni?<div style="text-align: justify;">
Tutte le volte che un giornalista, un volontario o un missionario vengono rapiti da qualche parte e poi giustiziati, a me torna in mente Enzo Baldoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho conservato un ritaglio di giornale del giorno in cui è stata data notizia della morte, è una foto spiritosa pubblicata dal Manifesto. Niente di strano che abbiano scelto una foto del genere, visto che Enzo Baldoni era uno che sapeva ridere. Di qualsiasi cosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non so ancora spiegarmi perché la morte di questo giornalista freelance, di questo "viaggiatore curioso" come si definiva lui, mi abbia colpito così tanto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre avuto la sensazione che fosse stato abbandonato, che ci si fosse dimenticati di lui. La sua morte non è stata filmata, anzi, la sua morte rimane ancora un fatto poco chiaro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche adesso ho la sensazione che ci si sia dimenticati di lui troppo in fretta.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' morto il 26 agosto del 2004, si presume. I resti del suo corpo sono arrivati in Italia solo nel 2010 ...</div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio perché non ci sono informazioni certe sulla sua morte, la mia mente ha cercato spesso di immaginare cosa fosse successo, cosa fosse andato davvero storto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho immaginato che facesse caldo, che lui avesse caldo. Mi sono chiesta se gli davano almeno da bere. Ho immaginato che la rondinella d'acqua che lui aveva ideato per una famosa marca d'acqua in bottiglia, arrivasse a svolazzare fin là, portandogli un po' di sollievo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho immaginato che fosse in un posto polveroso e che non ci fosse molta luce. Ho immaginato che potesse avere paura, che si stesse chiedendo cosa stava accadendo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Era uno che cercava notizie e le cercava vere, forse ha messo il naso dove non doveva?</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul momento della sua morte non ho fantasie, solo speranze, che sia stata una morte senza torture, senza troppa sofferenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho la fantasia terribile che l'abbiano rapito credendolo qualcun altro, che abbiano capito solo dopo di aver preso un pesce piccolo (certamente non una spia), che nessuno avrebbe sollevato un polverone se lo ammazzavano. Se è così, hanno pensato bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nessuno ha sollevato un polverone, qualcuno lo ricorda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il modo migliore per ricordarlo sarebbe dire la verità e riderci su. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e delle persone che vengono dimenticate.</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-53634878990620375872014-07-30T16:29:00.002+02:002014-07-30T16:29:53.356+02:00Curiosità<div style="text-align: justify;">
Oggi me la cavo con poco, ma questa citazione vale oro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Curiosi di tutto il mondo: unitevi!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oh, io sono un mezzo fallito. Il poco che so lo devo al mio professore,
Albert Sorel. "Cosa vuol diventare?", mi domandò. "Diplomatico." "Ha una
grossa fortuna?" "No." "Può con qualche apparenza di legittimità
aggiungere al suo cognome un nome celebre?" "No." "E allora rinunci alla
diplomazia." "Ma allora cosa posso fare?" "Il curioso." "Non è un
mestiere." "Non è ancora un mestiere. Viaggi, scriva, traduca, impari a
vivere dovunque, e cominci subito. L'avvenire è dei curiosi di
professione..."</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal film "Jules e Jim" di Truffaut</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e della vostra curiosità! </div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-42586101456587403102014-07-17T17:15:00.001+02:002014-07-17T17:15:11.719+02:00Dispiaciuto<div style="text-align: justify;">
Come dice, scusi?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ah, nessuno l'aveva informata che uccidere dei bambini su una spiaggia "per errore" e poi dire che Le dispiace è inopportuno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Beh, dispiace a me doverla informare che è così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiede a me, quando si può dire che qualcosa ci dispiace?</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora, vediamo ... Umm ... direi, quando si entra per errore in una stanza e si interrompe una riunione importante o si scopre che era un bagno occupato, oppure quando si dimentica un compleanno. Ecco, cose così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eh, sì. Decisamente ammazzare dei bambini innocenti esce dalla casistica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi chiede cosa dovrebbe dire?</div>
<div style="text-align: justify;">
(Ci penso) Credo non ci sia molto da dire, anzi, forse c'è da osservare il silenzio. Magari però ci sarebbe qualcosa da fare, la pace, e qualcosa da sospendere: la guerra e i bombardamenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi chiede come suggerisco di risolvere i conflitti? </div>
<div style="text-align: justify;">
Beh, una mente molto più illuminata della mia suggerì, tempo fa, di trasformare le guerre in competizioni sportive. Io direi che potrebbe essere un'ottima soluzione. Intendiamoci, ci sono anche sport in cui ci si può tirare una bella gomitata su un occhio o un calcio lì dove fa più male, se proprio avete bisogno di violenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oppure, ma continua a piacermi di più l'idea di prima, potreste chiudervi in una stanza voi cinque o sei, che siete quelli che muovono tutta questa baracca di mondo traendo beneficio dalle guerre, e prendervi a schiaffoni finché non sarete soddisfatti. Lasciando vivere tutti gli altri sette miliardi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come dice?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma si figuri! E' stato un piacere esserle stata utile. Arrivederci.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e auguratevi di non dovervi dispiacere per le cose sbagliate!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-90288152330916764762014-07-04T17:23:00.000+02:002014-07-04T17:23:26.638+02:00Letto di contenzione <br />
Il corpo nudo <br />
saldamente ancorato al letto <br />
da cinghie di cuio.<br />
Il letto inchiodato al pavimento.<br />
Per una proprietà transitiva,<br />
questo dovrebbe conferire stabilità<br />
alla mia vita.<br />
Invece, è il pavimento a scuotersi<br />
e a squarciarsi,<br />
lasciando intravedere il vuoto.<br />
Ed è la mia anima a rotolare fuori,<br />
per restare in silenziosa contemplazione del caos.<br />
<br />
(Ricordi dell'ospedale psichiatrico che riaffiorano in un pomeriggio di pioggia. Mi stavo chiedendo: qual è il vostro "letto di contenzione" in questo momento?)<br />
<br />
Abbiate cura di voi e, se potete, sciogliete ora le cinghie di cuio. <br />
<br />
<br />dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-76942956272302977062014-06-30T22:17:00.000+02:002014-06-30T22:17:37.630+02:00Michele, Michele, Michele <div style="text-align: justify;">
La situazione</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna accompagna Michele, un bambino di sei anni al parco giochi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lì Michele incontra Serena, una coetanea con cui inizia subito a giocare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna si siede su una panchina dalla quale può osservare tutto come uno sciacallo dalla gualdrappa (e non è un errore di battitura).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ore 11.43</div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla torretta dello scivolo, Michele sfida Serena a scendere usando il percorso che normalemente si usa per salire. Serena accetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele non ha il tempo di mettere la scarpa da ginnastica sul primo gradino.</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna (con voce petulante e non lo scrivo più perché ce l'ha sempre così): "Michele, non si scende da lì".</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele: "Sì, lo so".</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna: "Se lo sai, perchè lo fai?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele guarda la nonna e pensa: "Perché ho sei anni? Perché un po' di anticonformismo non ha mai ammazzato nessuno? Per sfida? Scegli tu". </div>
<div style="text-align: justify;">
Però Michele è saggio e non dice nulla. Pensa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ore 11.47</div>
<div style="text-align: justify;">
La torretta dello scivolo è diventata una barca in mezzo al mare. Serena avvista una balena, che è sua amica, e Michele uno squalo, ma non si sa se sia un amico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele scende dalla torretta.</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna (seria e petulante, lo so, avevo detto che non lo scrivevo più): "Michele, perchè, se c'è uno squalo, sei sceso dalla barca?"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ore 11.50</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele avvista un salmone in mezzo al mare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna: "Michele, non ci sono salmoni nel mare. E tu lo sai".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ore 11.52</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele si sporge leggermente dalla torretta.</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna: "Michele, lo sai che la testa è più pesante di tutto il corpo e potresti cadere?"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ore 11.55</div>
<div style="text-align: justify;">
Serena a Michele: "Io ho una mamma che lavora".</div>
<div style="text-align: justify;">
La nonna (prima che Michele possa fiatare): "Anche Michele ha una mamma che lavora".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio commento</div>
<div style="text-align: justify;">
Michele, penso di interpretare il pensiero di molti se dico che sono con te, in tutto e per tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono sollevata all'idea che anche tu abbia una mamma e non sia un orfano costretto a crescere con una nonna così. Spero che tua madre non lavori per molte ore al dì.</div>
<div style="text-align: justify;">
Spero anche che tu continui a immaginare salmoni in mare aperto, anche se lo sai che non stanno lì abitualmente, e che, in generale, tu possa continuare a spostare le cose da un posto ad un altro, almeno con la fantasia! Magari potresti immaginare un salmone che vive nello Spazio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi auguro che tu possa conservare un minimo di anticonformismo, che nella vita non guasta mai.</div>
<div style="text-align: justify;">
E, infine, vorrei dirti che ... tua nonna, anche se petulante, è un essere umano ... quindi ha una scadenza!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e dei vostri salmoni alati!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-34515993129039406902014-06-18T11:06:00.000+02:002014-06-18T11:06:39.292+02:00Potere<div style="text-align: justify;">
Dietro la coltre di nebbia che le innumerevoli sigarette che stai fumando innalzano intorno a noi, mi dici con leggerezza, ma con attenzione alle pause per creare il giusto effetto, che conosci gente influente che può farmi ottenere quel che<b> tu </b>desideri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dalle prime parole che hai pronunciato, è iniziato il tuo esercizio del potere.</div>
<div style="text-align: justify;">
No, non temere, non ti giudico per questo. Tutti esercitiamo (chi più chi meno) una nostra forma di potere (a volte occulta, a volte esplicita).</div>
<div style="text-align: justify;">
Per buona parte della nostra conversazione, la tua maschera ha retto molto bene. Con destrezza, hai tessuto un filo tra di noi, sul quale io avrei dovuto camminare come una sonnanbula per passare dalla tua parte e cadere poi nella trappola che tu avevi preparato per tempo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi hai parlato del bene comune, dell'esigenza di fare in fretta, mi hai passato una bustina di zucchero che profumatava di un veleno che conosco bene: il senso di colpa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente, mi hai inquadrata nel primo istante in cui mi hai vista e avrai concluso che ero fin troppo facile da catturare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Adesso è il momento di controllare che tutto sia a posto e sbirci la mia posizione sul filo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ... un momento ... sorpresa! Io sul filo non ci sono. Sono ancora seduta dov'ero prima e continuo a guardarti con l'espressione dolce e comprensiva che Madre Natura mi ha dato in dotazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quella stessa espressione che temo ti abbia fatto fare il primo errore di valutazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi scuso, non lo faccio a posta. E poi io sono davvero una persona tendenzialmente gentile, dolce e comprensiva, anche se questo non significa che mi piaccia essere manovrata ( e questo è stato il tuo secondo errore).</div>
<div style="text-align: justify;">
Il disappunto causato dalla mia resistenza provoca un brivido alle tue narici, ma non ti arrendi. Forse sono solo dura di comprendonio, così, "parladomi con franchezza", mi rispieghi con maggiore energia il punto. Nel farlo, però, ti agiti troppo e un pezzo della maschera si scolla. Un angolo penzolante rivela la pelle squamata e verde, la tua vera pelle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se tu avessi ascoltato le mie parole e preso in considerazione la mia posizione da subito, adesso non ci troveremmo a questo punto.</div>
<div style="text-align: justify;">
La maschera scivola ancora un po' e la tua condizione è ormai evidente. Dietro il bene comune si intravede l'interesse personale e dietro la mia espressione gentile comincia a delinearsi la posizione di una persona che non ha intenzione di darti ragione o di fare quel che desideri solo perché conosci i potenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Piano piano molli la presa. Ci congediamo e tu tra un paio di minuti mi avrei dimenticata, perché non ti servo più. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io invece mi ricorderò di te. </div>
<div style="text-align: justify;">
No, non è una minaccia (non mi piacciono le minacce).</div>
<div style="text-align: justify;">
Prendila come una promessa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e del vostro esercizio del potere.</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-37757725914657266802014-06-09T16:42:00.003+02:002014-06-09T16:45:45.399+02:00Estate!<div style="text-align: justify;">
Colta alla sprovvista, impreparata. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'estate è un argomento che non vorrei mai affrontare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vorrei scansare, </div>
<div style="text-align: justify;">
posticipare a un momento che sia più autunnale.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'estate non è la stagione dell'anima mia! </div>
<div style="text-align: justify;">
L'estate è eccessiva, antiecologica quasi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Disperde troppo caldo in troppa luce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non sai più dove nasconderti </div>
<div style="text-align: justify;">
e non sai più da chi ti nascondi,</div>
<div style="text-align: justify;">
in un gioco a chi cerca e chi trova,</div>
<div style="text-align: justify;">
che poi ti trovi da solo a giocare, perché gli altri sono andati in vacanza.<br />
E persino ritrovare me stessa d'estate diventa fastidioso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perdonate questa anti-ode alla stagione che da sempre mi mette in difficoltà ... almeno quanto il Natale!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e delle vostre stagioni dell'anima! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-66617288246442766992014-06-06T10:59:00.000+02:002014-06-06T10:59:09.044+02:00Stimoli per l'anima<div style="text-align: justify;">
Oggi me la cavo con "poco", ma questa breve poesia merita davvero.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Chiudilo pure in gabbia,</div>
<div style="text-align: justify;">
ma è grande, </div>
<div style="text-align: justify;">
e le punte usciranno sempre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se l'uomo è una stella".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alessandro Bergonzoni dalla raccolta L'Amorte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e delle vostre punte stellari!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-65209287344201522012014-05-29T13:16:00.002+02:002014-05-29T16:58:10.400+02:00Ogni 22 minuti<div style="text-align: justify;">
Il tuo corpo di donna appena formato è perfetto per i miei scopi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tuo anomimato, il tuo essere una tra tante, rende tutto più semplice. Pochi piangeranno per te, pochi ti cercheranno.</div>
<div style="text-align: justify;">
La violenza che ora userò sul tuo corpo di intoccabile andrà ad ingrassare statistiche già traboccanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi muovo da solo o in branco, coperto dal silenzio di chi non denuncia e dalla connivenza di chi dovrebbe proteggerti. Quando avrò finito, non dovrò nemmeno preoccuparmi di occultare il corpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio potere su di te è assoluto, perché sei solo carne e ossa. Nulla di più.<br />
<br />
Se sopravviverai abbastanza, conta i secondi che velocemente compongono 22 minuti perché, a quel punto, un'altra come te ci sarà.<br />
<br />
(In India, ogni 22 minuti, avviene uno stupro. L'India è un paese di grandi contraddizioni, nel quale nascere donna è quasi una condanna a morte, ma non è il solo).<br />
<br />
Abbiate cura di voi e del peso che hanno 22 minuti nella vostra vita! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-62428987077751000302014-05-05T17:46:00.001+02:002014-05-06T09:29:42.833+02:0012 porte di maggioNon mi piace utilizzare i post per le mie solette pubblicitarie ... anche se il blog in effetti è mio ...<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa volta, però, ho di fronte un mese così ricco che sento di dover scrivere due righe per rendervi partecipi di quel che accadrà.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Questo mese sarò come il prezzemolo. Con il mio libro mi troverete ovunque. Nel bar sotto casa: ad intrattenere una folla di uno (l'unico che sono riuscita ad agguantare!). Al supermercato: sopra una cassa di pomodori a declamare passi. In ufficio: alla macchina del caffé a distribuire autografi non richiesti sulle salviette delle brioches.<br />
Per strada: a gettare libri contro i passanti.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Iniziamo con venerdì 9 maggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dalle 17 alle 19 sarò ospite di una performance molto carina al Salone del Libro di Torino (sala Argento). Un confronto tra esordienti piemontesi (tra cui io) e l'attrice e performer Chiara Trevisan, conosciuta anche come "La Lettrice vis-à-vis".</div>
<div style="text-align: justify;">
Frammenti dei nostri libri ci saranno riproposti (come una peperonata) a mo' di risposta alle nostre domande sulla vita.</div>
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<br /></div>
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Il 23 maggio, presso la libreria AmicoLibro di Bordighera, presenterò il mio libro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Maggiori dettagli li troverete in seguito alla sezione "Eventi" di questo blog.</div>
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<br /></div>
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Il 26 maggio alle 18 andrà in onda una mia intervista per la rubrica "Volta Pagina" di Radio Energy.</div>
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<br /></div>
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Il 31 maggio alle 17, presso la libreria Belgravia di via Vicoforte a Torino, ci sarà una presentazione del mio libro accompagnata dalle immagini create dalla mia preziosa Sara Bertorello e dalle letture di Andrea Castellini.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, da maggio sarà visibile un breve video su "12 Porte" creato da Sara Bertorello. Ovviamente sarà mia cura avvisarvi sulla data precisa dell'uscita.</div>
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<br /></div>
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In buona sostanza, questo mese accadrà quel che non è accaduto in due anni ... suona un po' profetico, lo so.</div>
<div style="text-align: justify;">
That's all folks!</div>
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<br /></div>
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Abbiate cura di voi!</div>
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<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-57939952545552233232014-04-30T09:32:00.000+02:002014-04-30T09:35:04.968+02:00Data di scadenza<div style="text-align: justify;">
Hanno fissato una data e un'ora precisa. Il luogo lo sai da quando ti hanno condannato. Adesso la tua vita ha una scadenza, come la carne in scatola.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sei clamorosamente colpevole o sei velatamente innocente? Non ha importanza se a distanza di anni scopriranno che è stato un errore oppure se ti verranno imputati dei nuovi capi di accusa, di cui non si era a conoscenza, ora hai una data di scadenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ti sei pentito o no? Hai chiesto scusa o perdono a chi hai causato sofferenza? Avresti desiderato riscattare quel che rimaneva della tua vita, conducendola in maniera diversa, rifaresti quel che hai fatto se potessi oppure il pentimento è tale che questa condanna arriva come una liberazione? Non importa, perché adesso hai una data di scadenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Che sentimenti affollano il tuo cuore, comprimendolo prima ancora che lo faccia l'iniezione letale che ti spareranno nelle vene? Hai paura? Sei angosciato o hai anestetizzato la tua anima? Hai confidato a qualcuno (un parente, un amico, un prete) quel che provi o morirà tutto con te? Perché quel che si prova a essere giustiziati lo sa solo il condannato. Sei riuscito a cenare ieri sera o hai digiunato con lo stomaco contratto per il panico? Non ha importanza, perché hai una data di scadenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Arriva una notizia. Quello che doveva essere giustiziato prima di te, Clayton, è morto male, se così si può dire. Qualcosa è andato storto. Hanno rinviato la tua esecuzione. Ora, non hai più una data di scadenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come ti senti?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ha importanza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiata cura di voi e della vostra compassione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-33398129073780081592014-04-17T17:35:00.002+02:002014-04-17T17:37:31.103+02:00Giudizio & Pregiudizio<div style="text-align: justify;">
Ci sono molti motivi per cui dovremmo smettere di giudicarci e, quindi, di giudicare il prossimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quasi mai il giudizio si rivela fondato. Spesso pesa come una pietra sulla nostra o altrui testa, ma, anche quando coglie una piccola parte di noi, tralascia grandemente il resto.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' un forte inibitore della crescita personale e crea dei veri e propri danni nei più giovani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando lo esprimiamo apertamente nei confronti di qualcuno, è come se ci volessimo elevare sopra le parti costringendo l'altro a meritare il nostro favore. E questo vale anche per il giudizio positivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando stiamo giudicando, abbiamo smesso da un pezzo di ASCOLTARE.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se il giudizio è così inefficace e dannoso, il pregiudizio che, lo dice la parola stessa, viene prima del giudizio, è il terreno in cui crescono ignoranza e restrizione mentale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando lo esercitiamo, crediamo di sapere quello che qualcuno dirà ancora prima che apra bocca (e ci perdiamo le meravigliose parole che avremmo potuto ascoltare). </div>
<div style="text-align: justify;">
Crediamo di sapere il colore degli abiti dell'altro ancora prima che questi si sia tolto il cappotto e sappiamo già cosa pensarne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Crediamo di sapere tutto su altre culture, su altri paesi, e non ci siamo mai mossi da casa neanche con la fantasia (che peraltro soccombe in presenza del pregiudizio).</div>
<div style="text-align: justify;">
Crediamo di aver esplorato la mente di molti altri e di conoscerla a menadito, quando a malapena siamo consapevoli dei nostri pensieri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora dimenticate quello che ho scritto ed esercitiamo l'astinenza del giudizio e dal pregiudizio, anche e sopratutto nei confronti di chi giudica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi e ... non giudicatevi né prima né dopo! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840743002845976857.post-15400896579035612432014-04-03T11:51:00.000+02:002014-04-03T11:56:28.397+02:00La giusta prospettiva<div style="text-align: justify;">
Ieri leggevo il post che un caro amico ha pubblicato in occasione del suo compleanno: "Compiuti 60 anni. Non era garantito".</div>
<div style="text-align: justify;">
Il commento era chiaramente in chiave ironica e mi ha fatto riflettere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è garantita la durata della nostra permanenza su questa terra (o su questa Dimensione).<br />
Molti, a questo punto, avranno lasciato la lettura annusando aria di depressione, per dire poco.<br />
Per quelli che rimangono, invece, dirò ancora due cose.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea di non sapere con certezza per quanto tempo vivrò non crea in me pensieri tristi, almeno in questo momento. Piuttosto, mi affascina la prospettiva che l'imprevedibilità della morte getta sulla nostra vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come spenderesti il tuo tempo oggi, considerando che non sai per quanto tempo starai qui?<br />
Come svolgeresti i compiti che comunque sei chiamato a svolgere? </div>
<div style="text-align: justify;">
Quali relazioni umane (e non) continueresti a intrattenere?</div>
<div style="text-align: justify;">
Come parlesti a tuo figlio, alla tua compagna o al tuo compagno?</div>
<div style="text-align: justify;">
Che sentimenti sceglieresti di voler provare? Che pensieri coltiveresti?</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa vorresti dire che non hai mai detto? E a chi?<br />
Cosa vorresti fare che non hai mai fatto?</div>
<div style="text-align: justify;">
Viviamo avendo fretta, ma senza considerare il tempo e le occasioni sprecati.</div>
<div style="text-align: justify;">
"La Vita è ciò che ti succede mentre fai altri progetti".</div>
<div style="text-align: justify;">
A testimonianza, una volta di più, che Vita e Morte non sono due opposti, la prospettiva della Morte ci può regalare la giusta angolatura da cui osservare la nostra Vita. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiate cura di voi ... e del tempo che rimane!</div>
dayseyehttp://www.blogger.com/profile/11505047554577052140noreply@blogger.com1